Torre & Cavallo Scacco! - N. 7/8 luglio-agosto 2021

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Indice degli articoli di questo numero della rivista:


  3 Bucarest – Mamedyarov re allo sprint  
  di Ian Rogers
11 Parigi – So senza rivali a rapid e blitz
13 Tornelo – Europeo ibrido, Artemiev re
  di Dario Mione
18 Brevi dal mondo
19 Esercizi facili e di livello medio
  di Roberto Messa e Roberto Albanesi
22 Soluzioni esercizi facili e di livello medio
23 Il primo GM italiano – Mariotti compie 75 anni
  di Riccardo Del Dotto
28 Teoria – Siciliana, il pedone è avvelenato (2ª parte)
  di Alessio Valsecchi
31 Scacchi per corrispondenza – Combinazioni postali
  di Marcello Chiesa
33 Didattica – L'iniziativa con gli Alfieri di colore contrario
  di Andrea Stella
39 Problemistica – Il duale, il misfatto e l'antefatto
  di Roberto Messa
41 Didattica – Oops! Ho abbandonato, di nuovo (12ª p.)
  di Ian Rogers
43 Brevi dall'Italia
45 Cattolica – Bernadskiy lascia le briciole
  di Dario Mione
47 Montesilvano – Denis Rombaldoni re al Grand Hotel
49 Forni di Sopra – Dolomiti, Moroni d'argento
51 Chess24 – Buona la terza per Carlsen
  di Dario Mione
54 Gibilterra – GP donne, trionfa Abdumalik
56 Praga – Shankland alla riscossa
58 Giovani – i campionati scolastici sperimentano l'ibrido
59 Calendario


L’editoriale di apertura di questo numero:


Ricominciare

Ricominciare, ripartire… parole ormai trite che anche negli scacchi ci ricordano l’inizio dell’estate scorsa e quell’illusoria ripartenza. Quest’anno sembra diverso: la Federazione Scacchistica Italiana ha riprogrammato i campionati italiani giovanili, la grande festa degli scacchi che dal 22 al 28 agosto porterà a Salsomaggiore centinaia di concorrenti, dagli under 8 agli under 19, con il consueto seguito di istruttori, genitori e dirigenti sportivi che ritroveranno il piacere di conoscersi, confrontarsi e crescere insieme. Nei tornei in presenza – non illudiamoci – i protocolli anticovid resteranno in vigore ancora per un bel po’, ma qualche allentamento è già alle viste. Naturalmente è tutto subordinato agli sviluppi della situazione generale e anche per gli scacchi le vere scommesse arriveranno dopo l’estate: i corsi nelle scuole ricominceranno con i numeri cui ci eravamo abituati o continueranno a soffrire a causa di tutte le restrizioni che ben conosciamo?
Il boom di popolarità di cui gli scacchi hanno goduto l’inverno scorso, grazie alla “Regina degli Scacchi” e alla diffusione del gioco online, tenderà ad affievolirsi o troverà nuovo impulso grazie a qualche altro evento mediatico?
Il match mondiale tra Carlsen e Nepomniachtchi, che si svolgerà prima di Natale all’Expo di Dubai, resterà una faccenda di nicchia per scacchisti o ritroverà quel minimo di visibilità che ebbero i match tra Karpov e Kasparov negli anni Ottanta, per non dire l’irripetibile Spassky-Fischer del 1972?
Come sempre dipenderà anche dalla bontà e dall’energia delle azioni intraprese: nell’ambiente si respira una forte voglia di ricominciare e di rimettersi in gioco con idee nuove. Per esempio i tornei online e ibridi si propongono come volano anche in ambito giovanile e scolastico, fermo restando l’obiettivo di condurre poi il più alto numero possibile di ragazze e ragazzi a praticare l’agonismo dal vivo. Le ultime delibere della federazione lasciano presagire nuove iniziative promozionali (per esempio in alcune grandi università) e testimoniano uno sforzo nuovo sul fronte della comunicazione, con l’incarico a tempo pieno conferito a un giornalista professionista.
Forse agli agonisti che nel 2020 protestavano per aver pagato la tessera poco prima che i tornei venissero cancellati farà piacere sapere che la FSI, grazie a un cospicuo contributo ottenuto alla fine del 2020 da Sport e Salute (l’ente pubblico che ha preso il posto di Coni Servizi), ha deliberato una serie di agevolazioni che, tra le altre, consentiranno a quasi quattromila giocatori di avere un bonus di 12 euro da scalare sul tesseramento per il 2021. Ma in un periodo di trasformazioni e opportunità dobbiamo mettere nel mirino bersagli più ambiziosi. Dobbiamo ricominciare a pensare in grande.
Roberto Messa