Torre & Cavallo Scacco! - N. 5 settembre-ottobre 2023

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Indice degli articoli di questo numero della rivista
  3 Baku – Coppa del mondo, Magnus sfata il tabù  
  di Ian Rogers
15 Budapest – Leonardo maestro da record
16 Dortmund – Caruana re senza arrocco
17 Zagabria – Carlsen continua a vincere
  di Adrian Mikhalchishin
21 Esercizi facili e di livello medio
  di Roberto Messa
24 Soluzioni esercizi facili e di livello medio
25 Teoria – Partita Scozzese, le alternative minori
  di Alessio Valsecchi
29 Didattica – La regola di Makogonov
  di Riccardo Del Dotto
33 Brevi dall’Italia
34 Forio d’Ischia – Todorov re sull’Isola Verde
35 Toscolano Maderno – Messa la spunta su Urbani
36 Dubai – Global League, parata di star
  di Mauro Barletta
39 Biel – Le concede il bis nel Triathlon
  di Dario Mione
41 Il lutto – Addio al papà dell’Informatore
42 Brevi dal mondo
43 Mondiale femminile – Ju Wenjun regina al fotofinish
  di Ian Rogers
49 Villesse – Gilevych vince la semifinale
  di Augusto Caruso
53 Tarvisio – Italiani giovanili, 995 in gara
  di Roberto Messa
57 Spilimbergo – Kollars la spunta al fotofinish
  di Dario Mione
59 Calendario

L’editoriale di apertura di questo numero

Elo delle mie brame
Che nesso può mai esserci tra notizie apparentemente così slegate come il progetto della Federazione internazionale di regalare punti Elo a tutti i giocatori con meno di 2000, i quattro giovani indiani che conquistano la metà dei posti nei quarti di finale della Coppa del Mondo e il forte aumento dei tesserati alla Federazione Scacchistica Italiana, che a Ferragosto ha annunciato il nuovo record storico di 6408 agonisti su oltre ventimila tesserati?
A ben guardare la farfalla che con il suo battito d’ali ha dato il via a questo caotico tsunami di nuovi giocatori è stata, alla fine del 2020, la serie televisiva “La Regina degli Scacchi”, che guarda caso tornerà prossimamente sui nostri monitor sotto forma di videogioco, piattaforma di allenamento e altre attività scacchistiche online. Ma cerchiamo di rimettere in fila le cause e gli effetti: negli ultimi tre anni in Italia e nel mondo milioni di persone si sono appassionate agli scacchi (principalmente online) e anche i cosiddetti giocatori di club hanno continuato ad allenarsi e a migliorare, ma a causa della pandemia hanno per lo più rimandato il ritorno ai tornei, ai quali non volevano ripresentarsi se non in condizioni ottimali. Intanto in India e in altri paesi si è consolidata una moltitudine di giovanissimi tremendamente forti, ma con punteggi Elo perennemente in ritardo rispetto ai loro sbalorditivi progressi. Tutto ciò ha accelerato la “deflazione” nella fascia tra i mille e i duemila punti, una tendenza che secondo un ben documentato studio statistico sarebbe iniziata una decina di anni fa, guarda caso quando anche tra i giocatori nostrani si cominciavano a sentire le tipiche lamentele per i punti Elo persi “immeritatamente” contro ragazzini terribili, indiani o italiani, che toccava affrontare nei festival e negli open. Il problema è concreto, non è solo una questione di amor proprio. Adesso quasi tutti giocano online, studiano e prendono lezioni prima di affacciarsi ai tornei, al punto che tanti esordienti con Elo 1000-1200 rischiano di non passare mai neppure in Terza Nazionale, pur avendo una comprensione del gioco e una forza tattica degna di un 1500-1700 (di una volta). Questo produce la sensazione di raggiungere traguardi molto modesti in rapporto al tempo e all’impegno dedicati, oppure nei meno giovani di essere già in rapido declino solo perché nel giro di pochi anni si sono persi cento o più punti Elo, senza capire il perché.
La Federazione internazionale non ha ancora deciso, ma l’intenzione sarebbe di assegnare un incremento proporzionale, con un massimo di 400 punti, a tutti i classificati della fascia 1000/2000. Inoltre, dal primo gennaio, il punteggio d’ingresso nella graduatoria dovrebbe salire da 1000 a 1400.
Roberto Messa

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