Torre & Cavallo Scacco! - N. 3 marzo 2022

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Indice degli articoli di questo numero della rivista:


  3 Wijk aan Zee – Carlsen colpisce ancora  
  di Ian Rogers
14 Brevi dall’Italia e dal mondo
15 Berlino – Nakamura torna col botto
  di Mauro Barletta
21 Esercizi facili e di livello medio
  di Roberto Messa
24 Soluzioni esercizi facili e di livello medio
25 Averbakh, cento anni di un grande maestro
  di Riccardo Del Dotto
30 Teoria – Siciliana Rossolimo (1ª parte)
  di Alessio Valsecchi
34 Problemi – Miniature in 2, 3 e 4 mosse
35 Didattica – La spallata nei finali di Torre contro pedoni
  di Adrian Mikhalchishin
38 Regolamenti – Nuove regole per i titoli internazionali
  di Francesco De Sio
39 Storia – Nottingham 1936: commenta Alekhine (15ª p.)
  di Enrico Cecchelli
44 In libreria e al cinema
45 Didattica – Oops! Ho abbandonato, di nuovo (15ª p.)
  di Ian Rogers
47 Addio Borislav Ivkov, mito della ex Jugoslavia
48 Gibilterra – In scena la battaglia dei sessi
  di Dario Mione
51 Amarcord – Manila 1992, occhi sul premio di bellezza
  di Ian Rogers
59 Calendario



L’editoriale di apertura di questo numero:



Strascichi da Covid

Il Covid sta finalmente allentando la sua morsa, consentendo un graduale ritorno alla normalità, ma qualcuno continua a pagare le conseguenze della pandemia. Si tratta dei top player cinesi, molti dei quali hanno raramente valicato i confini nazionali negli ultimi mesi, malgrado una generale ripresa dell’attività a livello internazionale. Se il 22enne Wei Yi ha rinunciato al proprio posto nel Grand Prix Fide, venendo rimpiazzato dall’indiano Pentala Harikrishna, nello stesso evento c’era grande attesa per la prova di Ding Liren, che sarebbe partito coi favori del pronostico e che molti considerano ad oggi l’avversario più ostico per Magnus Carlsen. Per questioni legate al rilascio del visto, però, l’ormai 29enne superGM di Wenzhou non è riuscito a prendere parte alla prima tappa, disputata a Berlino, e prima che questa terminasse la Fide ha annunciato il suo ritiro dal circuito.
A Wijk aan Zee, invece, la 19enne Zhu Jiner si è trovata a dover fare i conti, a torneo in corso, con il rischio di non riuscire a tornare a casa prima che il suo visto scadesse, quando tutti i voli passeggeri dall’Europa alla Cina sono stati cancellati per via dei timori legati al Covid – in vista delle Olimpiadi invernali. Morale? Il suo gioco ne ha risentito non poco e non è riuscita a evitare l’ultimo posto, anche se, per fortuna, alla fine il problema ha trovato una soluzione.
Quella che si spera essere la coda della pandemia, insomma, non sta risparmiando disagi ai giocatori del Paese in cui tutto ha avuto inizio e, per quanto riguarda Ding, potrebbe avergli tolto una delle ultime possibilità di concorrere per la conquista del titolo mondiale.
A Berlino, in compenso, è tornato in attività un top player che da più di due anni non giocava una partita a cadenza regolare: Hikaru Nakamura. La lontananza dalla scacchiera (quella fisica, per lo meno, perché online non si è certo risparmiato) deve aver fatto bene al pluri-campione statunitense, visto che è riuscito, con merito, ad aggiudicarsi l’evento e a mettere una seria ipoteca su uno dei due posti per il torneo dei Candidati in palio nel circuito.
Per quanto riguarda Wijk aan Zee, al di là della disavventura di Zhu, un segnale che il mondo degli scacchi stia tornando alla normalità è stato l’ennesimo trionfo di Carlsen, l’ottavo in carriera in terra olandese per il campione del mondo (che subito dopo, prima dell’Airthing Masters, ha dovuto però fare i conti col Covid). E, a proposito di ritorno alla normalità, in Italia il CIS Master e quello femminile sono stati programmati nel periodo che fino al 2019 era abituale, ovvero a fine aprile – a Montesilvano. Si può sperare che l’incubo stia per concludersi.
Dario Mione