Torre & Cavallo Scacco! - N. 3 maggio-giugno 2024

€ 6.90

Disponibile dal 9 maggio 2024

Indice degli articoli di questo numero della rivista 

3 Toronto – Candidati, Gukesh al fotofinish  
  di Ian Rogers
17 Saint Louis – Aronian vince l’American Cup
19 Esercizi facili e di livello medio
  di Roberto Messa
22 Soluzioni esercizi facili e di livello medio
24 Didattica – Indebolisci e colpisci
  di Riccardo Del Dotto
28 Teoria – Scozzese con 4… Cf6 (4ª parte)
  di Alessio Valsecchi
32 Regolamenti – La nazionalità negli scacchi italiani
  di Francesco De Sio
33 Storia – Semmering Baden 1937 (20ª parte)
  di Enrico Cecchelli
36 Praga – Abdusattorov nella top 5
  di Dario Mione
41 Shenzhen – Bu Xiangzhi profeta in patria
43 Karlsruhe – Carlsen va di nuovo a segno
  di Mauro Barletta
46 Brevi dall’Italia e dal mondo
49 Vasto – Obiettivo Risarcimento, 14º scudetto
  di Roberto Messa
56 Umbria – Todi parla cinese con Zhao
  di Pierluigi Piscopo
58 Calendario


L’editoriale di apertura di questo numero:

Sfidante a 17 anni
Compie 18 anni il 29 maggio il più giovane pretendente al titolo mondiale nella storia degli scacchi, l’indiano Dommaraju Gukesh che ha vinto il torneo dei candidati superando in volata concorrenti blasonati quali Nakamura, Nepomniachtchi e Caruana. Tra pochi mesi Gukesh affronterà Ding Liren in un match che potrebbe consacrare il campione del mondo più giovane della storia, un record che resiste dal 1985, quando Kasparov a 22 anni strappò lo scettro a Karpov. Anche Carlsen conquistò il titolo a 22 anni, ma pochi giorni prima del suo 23º compleanno, nel 2013 contro Anand.
A dimostrazione del fatto che l’India sta scavalcando le altre tre superpotenze scacchistiche – Cina, Russia e Stati Uniti – basta osservare che degli otto partecipanti al torneo dei candidati ben tre erano indiani, per la gioia dell’ex campione del mondo Anand, che a 54 anni si può ormai definire il “patriarca” – come venne soprannominato Botvinnik nell’epoca di maggior splendore della scuola scacchistica sovietica. Senza considerare che Vishy è ancora saltuariamente attivo (11º nella graduatoria mondiale con 2751) oltre ad essere sempre più visibile come vice-presidente della Fide.
È evidente che gli scacchi agonistici sono diventati una disciplina per giovanissimi e, per quanto le cause di questo fenomeno siano note, rimane abbastanza sorprendente come la carriera di quasi tutti i grandi maestri e campioni del mondo finisca per scelta – o crolli implacabilmente – a un’età che non molti decenni addietro veniva considerata di piena maturità. Ricordiamo i casi più ammirevoli di Korchnoi, che a 47 e 50 anni fu per due volte sfidante di Karpov, o di Smyslov che a 63 anni arrivò al match finale dei candidati, battuto solo dal futuro campione Kasparov.
Venendo agli scacchi di casa nostra, complimenti alla squadra di Obiettivo Risarcimento Padova, che ha conquistato il 14º scudetto ai campionati che si sono svolti a Vasto in aprile, ma anche alla squadra del Pedone Isolano di Palermo che al suo esordio nel Master ha dato molto filo da torcere ai pluricampioni, oltre a conquistare il secondo titolo nel parallelo campionato italiano femminile. Intanto è già partita la stagione dei grandi eventi estivi, con il Sardinia Open di Orosei a cui hanno partecipato circa trecento giocatori, tra i quali una ventina di forti grandi maestri; ne parleremo nel prossimo numero. In luglio a Salsomaggiore si svolgeranno i campionati italiani giovanili e a Parma quelli di categoria, mentre in agosto Spilimbergo si candida a ripetere i record di partecipazione degli anni scorsi, annunciando tra l’altro la presenza dell’ex campione del mondo Veselin Topalov.
Roberto Messa