Torre & Cavallo Scacco! - N. 2 febbraio 2021

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Indice degli articoli di questo numero della rivista:


  3 Airthings Masters – La rivincita di Radjabov  
  di Dario Mione
10 Brevi dal mondo
11 Montesilvano – Aghayev re dell'Adriatico
14 Tornelo.com – Mondiali U18, Sonis bronzo
17 Esercizi facili e di livello medio
  di Roberto Messa e Roberto Albanesi
20 Soluzioni esercizi facili e di livello medio
21 Didattica – Oops! Ho abbandonato, di nuovo! (7ª p.)
  di Ian Rogers
23 Didattica – I “segreti” dei finali di Torre
  di Riccardo Del Dotto
27 Didattica – Iniziamo dalla fine (6ª parte)
  di Paolo Bagnoli
29 Teoria – Caro-Kann variante Fantasy (1ª parte)
  di Alessio Valsecchi
33 Didattica – L'energia negli scacchi (1ª parte)
  di Cesare Vacca
38 Storia – L’epoca d’oro degli scacchi, Mosca 1935 (8ª p.)
  di Enrico Cecchelli
43 Il regolamento Fide per il gioco online
  di Franco De Sio
45 Bassano del Grappa – Vergani cup, un trono per due
  di Dario Mione
50 Coppa europea femminile di club – svetta Monte-Carlo
52 Asia – Yu e Tan imperatori nel campionato cinese
54 Amarcord – Biel, il giallo del “Torero” rubato
  di Ian Rogers
59 Federazione – Il Procuratore Paglietti lascia dopo 8 anni
59 Calendario – Tornei approvati e nuove norme federali


L’editoriale di apertura di questo numero:


Buongiorno mancato

Se il buongiorno si vede dal mattino, c’è da temere che il 2021 non sarà poi tanto diverso dalla seconda metà del 2020. Per il mondo degli scacchi e non solo, purtroppo. Il mattino è rappresentato naturalmente dall’evento che, com’è ormai tradizione, inaugura la stagione dei tornei di punta del calendario internazionale, ovvero il “Tata Steel” di Wijk aan Zee (di cui parleremo dettagliatamente nel numero di marzo). Come c’era da aspettarsi, viste le rigide misure anti-Covid messe in atto anche in Olanda, quest’anno i numerosi tornei collaterali non hanno avuto luogo. E nella pur ampia sala di gioco, insieme ai quattordici partecipanti del “Masters” e a pochi altri (per lo più componenti dello staff), non c’era ombra di pubblico.
L’atmosfera, insomma, era molto diversa da quella di una “festa degli scacchi”, che si poteva respirare fino allo scorso anno. Senza contare, poi, che da quando la lista dei partecipanti è stata annunciata, a metà dicembre, a quando l’evento è iniziato, un mese più tardi, si sono registrate ben quattro defezioni: l’ultima è stata quella del russo Daniil Dubov, costretto a rimanere a casa perché una persona a lui vicina è risultata positiva al Covid-19.
Sul fronte nazionale, è facile pronosticare che, per tutto l’anno, l’attività agonistica continuerà a essere per forza di cose assai limitata: la FSI, nell’adeguarsi alle disposizioni del CONI, ha dato il via libera ai soli eventi di carattere internazionale e ai campionati italiani o a tornei ad essi “equipollenti”. Di fatto, si potranno disputare esclusivamente competizioni in cui sia richiesta la tessera agonistica: diciotto in tutto da febbraio a metà aprile. Ancora da definire le date del CIS Master, già saltato nel 2020.
Disagi e rinunce di poco conto, comunque, se paragonati a quelli cui si sono trovate a dover far fronte alcune strutture alberghiere che da tempo sono legate al mondo degli scacchi italiani. Come l’hotel Milano di Bratto, sede storica del festival della Presolana. L’albergo aveva investito molto per la ristrutturazione e ora, non riuscendo più a pagare le rate del mutuo a causa del calo drastico degli affari, ha dovuto mettere in vendita le parti ipotecate, cioè il bar, il ristorante, le cucine, il centro benessere e 20 camere. La struttura non chiuderà, comunque, ma non sarà più la stessa.
Una luce in fondo al tunnel, a fine gennaio, l’ha accesa la Fide, annunciando le date del Mondiale, rinviato anch’esso di quasi un anno a causa della pandemia: Magnus Carlsen difenderà il suo titolo a Dubai dal 24 novembre al 16 dicembre. Non resta che incrociare le dita e sperare che l’anno si concluda meglio di come è iniziato.

Dario Mione