Torre & Cavallo Scacco! - N. 12 dicembre 2022
€6.90
Indice degli articoli di questo numero della rivista
3 Mondiali U20 – Super Sonis sfiora l'impresa
di Dario Mione
7 Mondiali U20 – Commenta Alessio Valsecchi
9 Saint Louis – Caruana re a stelle e strisce
di Dario Mione
16 Fischer-Random – Nakamura sulle orme di Bobby
19 Esercizi facili e di livello medio
22 Soluzioni esercizi facili e di livello medio
23 Didattica – Il tema immortale
di Riccardo Del Dotto
27 Camp. italiano a squadre – Commenta Carlo Luciani
29 Indice annata 2022
33 Teoria – Difesa Russa, la variante 5. Cc3 (2ª parte)
di Alessio Valsecchi
37 Storia – Kemeri 1937: Reshevsky, Flohr e Petrovs (18ª p.)
di Enrico Cecchelli
41 Il ricordo – Landa, paladino anti-cheating
43 Didattica – Oops! Ho abbandonato, di nuovo (21ª p.)
di Ian Rogers
45 Brevi dal mondo
46 Monte Carlo – Candidati donne, Lei in finale
di Adrian Mikhalchishin
51 Aimchess – Duda vince, Carlsen festeggia
di Mauro Barletta
55 Arco di Trento – Pap primo in solitaria
57 Brevi dall’Italia
58 Calendario
L’editoriale di apertura di questo numero:
Dubbi e certezze
Ai tempi della Guerra fredda l’informazione era filtrata, da ciascuna delle due parti coinvolte (Usa/Occidente e Urss/Est europeo), in modo da fornire al grande pubblico una narrazione degli eventi che fosse in linea con la propria ideologia. Come risultato, le notizie erano spesso distorte, quando non inventate più o meno di sana pianta. Nell’era di Internet e dei social, dove le informazioni circolano sempre più incontrollate, il problema si è addirittura ingigantito. E la situazione di estrema tensione internazionale non aiuta di certo ad avere notizie del tutto attendibili dalla Russia. Così, riguardo alle cause e agli esiti dell’incidente occorso il 29 ottobre ad Anatoly Karpov, dodicesimo campione del mondo di scacchi e membro della Duma russa, sono filtrate le versioni più disparate, rimbalzate sui media dell’intero globo. Uno dei primi a riportare il fatto è stato il sito Sports.ru, dove è stato scritto che a Karpov erano state diagnosticate una lesione cranio-cerebrale chiusa, una frattura del femore sinistro e una grave intossicazione da alcol. Persone a lui più o meno vicine hanno raccontato altri particolari spesso in contrasto fra loro e la moglie Natalya Bulanova, almeno in un primo momento, ha riferito addirittura che era “a casa” e per lui andava “tutto bene”. In estrema sintesi, sembra che Karpov sia in effetti rimasto gravemente ferito in seguito a una caduta e abbia trascorso diverso tempo in ospedale, ma che ora si sia quasi del tutto ristabilito.
Se certe informazioni sono difficili da verificare, nel nostro sport vi è per lo meno una certezza: il risultato alla scacchiera. Che il 13 novembre a Prato ha emesso un verdetto incoraggiante per il futuro del movimento italiano: il bergamasco Leonardo Vincenti, all’età di 10 anni, un mese e 19 giorni, è diventato il più giovane azzurro della storia a superare quota 2000 in lista Fide, balzando nella top 10 mondiale under 10 – non lontano dai vertici –, ovvero i nati dal 2012 in avanti. Un’impresa tanto più considerevole se si tiene conto che Leo si è appassionato al gioco fra il 2020 e il 2021, durante la pandemia e i vari lockdown, e ha giocato il suo primo torneo nell’aprile 2021. Da allora ha preso parte a poco meno di quaranta eventi, realizzando quasi sempre performance superiori alle attese e arrivando dove è oggi. Inutile dire che, certamente, sentiremo ancora parlare di lui. Nel frattempo, in bocca al lupo. E, a lui e a tutti i lettori di Torre & Cavallo, auguri di buone feste e arrivederci al prossimo anno, quando la rivista diventerà bimestrale (uscirà sempre nella prima quindicina dei mesi dispari).
Dario Mione
3 Mondiali U20 – Super Sonis sfiora l'impresa
di Dario Mione
7 Mondiali U20 – Commenta Alessio Valsecchi
9 Saint Louis – Caruana re a stelle e strisce
di Dario Mione
16 Fischer-Random – Nakamura sulle orme di Bobby
19 Esercizi facili e di livello medio
22 Soluzioni esercizi facili e di livello medio
23 Didattica – Il tema immortale
di Riccardo Del Dotto
27 Camp. italiano a squadre – Commenta Carlo Luciani
29 Indice annata 2022
33 Teoria – Difesa Russa, la variante 5. Cc3 (2ª parte)
di Alessio Valsecchi
37 Storia – Kemeri 1937: Reshevsky, Flohr e Petrovs (18ª p.)
di Enrico Cecchelli
41 Il ricordo – Landa, paladino anti-cheating
43 Didattica – Oops! Ho abbandonato, di nuovo (21ª p.)
di Ian Rogers
45 Brevi dal mondo
46 Monte Carlo – Candidati donne, Lei in finale
di Adrian Mikhalchishin
51 Aimchess – Duda vince, Carlsen festeggia
di Mauro Barletta
55 Arco di Trento – Pap primo in solitaria
57 Brevi dall’Italia
58 Calendario
L’editoriale di apertura di questo numero:
Dubbi e certezze
Ai tempi della Guerra fredda l’informazione era filtrata, da ciascuna delle due parti coinvolte (Usa/Occidente e Urss/Est europeo), in modo da fornire al grande pubblico una narrazione degli eventi che fosse in linea con la propria ideologia. Come risultato, le notizie erano spesso distorte, quando non inventate più o meno di sana pianta. Nell’era di Internet e dei social, dove le informazioni circolano sempre più incontrollate, il problema si è addirittura ingigantito. E la situazione di estrema tensione internazionale non aiuta di certo ad avere notizie del tutto attendibili dalla Russia. Così, riguardo alle cause e agli esiti dell’incidente occorso il 29 ottobre ad Anatoly Karpov, dodicesimo campione del mondo di scacchi e membro della Duma russa, sono filtrate le versioni più disparate, rimbalzate sui media dell’intero globo. Uno dei primi a riportare il fatto è stato il sito Sports.ru, dove è stato scritto che a Karpov erano state diagnosticate una lesione cranio-cerebrale chiusa, una frattura del femore sinistro e una grave intossicazione da alcol. Persone a lui più o meno vicine hanno raccontato altri particolari spesso in contrasto fra loro e la moglie Natalya Bulanova, almeno in un primo momento, ha riferito addirittura che era “a casa” e per lui andava “tutto bene”. In estrema sintesi, sembra che Karpov sia in effetti rimasto gravemente ferito in seguito a una caduta e abbia trascorso diverso tempo in ospedale, ma che ora si sia quasi del tutto ristabilito.
Se certe informazioni sono difficili da verificare, nel nostro sport vi è per lo meno una certezza: il risultato alla scacchiera. Che il 13 novembre a Prato ha emesso un verdetto incoraggiante per il futuro del movimento italiano: il bergamasco Leonardo Vincenti, all’età di 10 anni, un mese e 19 giorni, è diventato il più giovane azzurro della storia a superare quota 2000 in lista Fide, balzando nella top 10 mondiale under 10 – non lontano dai vertici –, ovvero i nati dal 2012 in avanti. Un’impresa tanto più considerevole se si tiene conto che Leo si è appassionato al gioco fra il 2020 e il 2021, durante la pandemia e i vari lockdown, e ha giocato il suo primo torneo nell’aprile 2021. Da allora ha preso parte a poco meno di quaranta eventi, realizzando quasi sempre performance superiori alle attese e arrivando dove è oggi. Inutile dire che, certamente, sentiremo ancora parlare di lui. Nel frattempo, in bocca al lupo. E, a lui e a tutti i lettori di Torre & Cavallo, auguri di buone feste e arrivederci al prossimo anno, quando la rivista diventerà bimestrale (uscirà sempre nella prima quindicina dei mesi dispari).
Dario Mione
Categoria rivista Torre & Cavallo Scacco!