Torre & Cavallo Scacco! - N. 10 ottobre 2021

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Indice degli articoli di questo numero della rivista:

  3 Norway Chess – Carlsen re per la quarta volta
  di Ian Rogers
11 Sinquefield Cup – Maxime, la vittoria più dolce
  di Ian Rogers
16 Campionato europeo – Demchenko a sorpresa
  di Dario Mione
18 Europeo – Scacchi e influenza al tempo del Covid
  di Alessio Valsecchi
22 Romania – Danielian regina d’Europa
  di Dario Mione
23 Chess24 – Meltwater, Carlsen vince l’ultima tappa
25 Chess.com – Olimpiadi, Russia tritatutto
  di Mauro Barletta
29 Esercizi facili e di livello medio
  di Roberto Messa
32 Soluzioni esercizi facili e di livello medio
33 Il ricordo – Sveshnikov, rivoluzionario d’apertura
  di Riccardo Del Dotto
37 Test – Quanto siamo scarsi?
  di Mauro Barletta
38 Teoria – Ancora il Gambetto Morra
  di Roberto Messa
40 Austria – Innsbruck, giù la mascherina
  di Pierluigi Piscopo
44 Brevi dall’Italia
46 Spilimbergo – Basso argento, Sonis è GM
  di Dario Mione
50 Salsomaggiore – Campionati giovanili, 618 al via
  di Roberto Messa
55 Trieste – Tiviakov e David imbattuti
  di Roberto Messa
59 Calendario


L’editoriale di apertura di questo numero:

Tornei femminili

Credo di non aver mai affrontato, in questa rivista, la spinosa diatriba sulle donne negli scacchi, ovvero del perché ce ne siano così poche e perché nella storia solo Judit Polgar sia riuscita ad inserirsi tra i primi dieci della classifica mondiale. Finalmente metterò da parte la vigliaccheria – dato che qualsiasi cosa si dica sull’argomento è certo che ci si ritroverà impallinati da tutti i fronti – dopo aver osservato che ai campionati italiani giovanili di Salsomaggiore solo il 22% erano bambine o ragazze, un dato in peggioramento rispetto al 25% dell’edizione 2019. A questo punto credo sia ora di mettere da parte le teorie e le discussioni e di buttare il cuore oltre l’ostacolo, ovvero abolire i tornei femminili, a titolo sperimentale in campo giovanile, dato che ai livelli agonistici più alti la Fide (e le stesse giocatrici professioniste) non sembrano intenzionate a muoversi in questa direzione. L’esperimento potrebbe portare, nell’arco di una decina d’anni, a un significativo aumento della partecipazione, o paradossalmente a una riduzione numerica delle giocatrici agoniste, ma con risultati di più alto livello, come conseguenza fisiologica e culturale della liberazione dalla “riserva indiana” dei tornei a loro riservati. Perché se è vero che da sempre una donna può scegliere se iscriversi ai tornei femminili o a quelli “assoluti”, è ancor più vero che in molti casi la decisione è presa, o quantomeno indotta, da altri.
Intanto registriamo la grave denuncia lanciata recentemente da Susan Polgar: l’ex campionessa del mondo femminile ha scritto che quando era giovane veniva “costantemente molestata e aggredita fisicamente dagli scacchisti maschi” e che ancora oggi sono forti il sessismo e la discriminazione negli scacchi.
Ultimissime – Il ventunenne Lorenzo Lodici ha completato il suo percorso verso il titolo di grande maestro grazie alla terza norma realizzata nel Master del Campionato italiano squadre, dove ha giocato sulla prima scacchiera dell’Arrocco Club di Roma. Lodici è il ventunesimo italiano nella storia a conseguire il massimo titolo, preceduto, solo quaranta giorni prima al festival di Spilimbergo, dal diciannovenne Francesco Sonis. Dei campionati a squadre, che si sono conclusi il 26 settembre a Montesilvano, tratteremo nel prossimo numero, anticipiamo solo che nel Master la squadra Obiettivo Risarcimento Padova ha conquistato il suo undicesimo scudetto, mentre il Fischer Chieti si è aggiudicato per l’ottava volta il titolo italiano femminile.

Roberto Messa