Torre & Cavallo Scacco! - N. 1 gennaio 2021

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Indice degli articoli di questo numero della rivista:


  3 Chess24 – So rovina la festa a Carlsen  
  di Dario Mione
  7 Chess.com – Speed chess, Nakamura re
  9 Federscacchi – Luigi Maggi presidente
  di Roberto Messa
10 Chess.com – Danzhou, Rapport vince online
  di Dario Mione
11 Chess.com – Belt and Road, il ritorno di Hou
13 L’intervista – Maurensig, Lüneburg aspetta Hollywood
  di Mauro Barletta
16 Il ricordo – Vera Menchik, una regina da riscoprire
  di Riccardo Del Dotto
21 Esercizi facili e di livello medio
  di Roberto Messa e Roberto Albanesi
24 Soluzioni esercizi facili e di livello medio
25 Teoria – Esercitiamoci con la Traxler (2ª parte)
  di Pietro Pastore
28 Posta – Ancora sulla Regina degli scacchi
29 Indice annata 2020
33 Storia – L’epoca d’oro degli scacchi, Zurigo 1934 (7ª p.)
  di Enrico Cecchelli
37 Didattica – Iniziamo dalla fine (5ª parte)
  di Paolo Bagnoli
39 Didattica – Oops! Ho abbandonato, di nuovo! (6ª p.)
  di Ian Rogers
41 Regole & Regolamenti – L’Elo Italia non c’è più
  di Francesco De Sio
42 Studi – Concorso di composizione Razumenko
  di Marco Campioli
42 Brevi dal mondo
44 Brevi dall’Italia e dal mondo
45 Veneto – Bassano incorona la sua regina
47 Emilia-Romagna – Imola, Basso concede il bis
49 Imola – Calavalle: «L’attività non deve fermarsi»
  di Dario Mione
51 Tornelo.com – Europeo blitz online, Jones re
53 Mosca – Russia, Nepomniachtchi zar
  di Dario Mione
57 Russia – Terzo scudetto di fila per San Pietroburgo
58 Scacchi antichi – Gli Alfieri dai triangoli sovrapposti
  di Massimiliano De Angelis
59 Calendario


L’editoriale di apertura di questo numero:


Maggi presidente

Con le elezioni tenute a Milano il 20 dicembre si è chiusa, dopo quasi sedici anni, l’era di Gianpietro Pagnoncelli alla guida della Federazione Scacchistica Italiana, la gloriosa istituzione che ha da poco celebrato il suo centenario. A raccogliere il testimone di Pagnoncelli (a cui l’assemblea ha conferito per acclamazione il titolo di presidente onorario) è stato eletto l’unico candidato alla presidenza, Luigi Maggi, che con la sua squadra di consiglieri – e molto coraggio dati i tempi, bisogna dirlo – si propone di rilanciare gli scacchi in Italia non appena l’auspicata fine della pandemia consentirà di ripartire con i tornei “in presenza”, l’attività dei club e le scuole di scacchi.
Dopo il tracollo dei tesserati nel 2020, siamo di fronte a una sfida epocale, in uno scenario completamente nuovo, per certi versi ricco di nuove opportunità. Proprio nelle ultime settimane dell’annus horribilis, lo scacchismo italiano, forse più che in altri paesi, ha trovato una nuova musa nell’eroina televisiva della serie “La regina degli scacchi”. Nuovi appassionati, e finalmente anche molte nuove appassionate, hanno invaso i gruppi scacchistici nei social, iniziato a giocare sulle piattaforme online, subissato di domande gli “esperti”, acquistato manuali, scacchi e scacchiere. È tuttavia realistico supporre che si tratti di una fiammata estemporanea, che può lasciare buoni frutti solo se saremo capaci di intercettarla con tempestività e con uno spirito di iniziativa che negli scacchi italiani latita ormai da troppo tempo. La stessa crescita del gioco online è un’arma a doppio taglio, perché se da un lato contribuisce alla diffusione del gioco, dall’altro comporta il rischio di una concorrenza delle migliori piattaforme web (che sono imprese private di natura commerciale) ai danni delle federazioni scacchistiche e del gioco dal vivo. Perciò, non appena la situazione lo consentirà, la federazione con tutti i soggetti che operano sul territorio dovrà dare prova di grande fantasia e capacità di comunicazione. Per esempio immagino manifestazioni agonistiche, possibilmente oceaniche, con regolamenti tecnici semplificati ad hoc ed eventi collaterali che possano colpire nel segno. I sociologi ci insegnano che quando saremo di nuovo liberi di muoverci e di riunirci andremo tutti alla ricerca di nuove esperienze e nuove conoscenze, di socialità e di divertimento. In passato abbiamo spesso adoperato, per tornei di qualsiasi livello, il termine di “festa degli scacchi”. Oltre che un augurio, spero che questa diventi la parola d’ordine per tutti coloro, dentro e fuori dalla Federazione, che cercheranno di contribuire a questa nuova stagione per il nostro gioco, per la gente che si avvicinerà a noi, per la nostra stessa felicità.


Roberto Messa