Torre & Cavallo Scacco! - N. 1 gennaio 2020

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Indice degli articoli di questo numero della rivista:

3 Padova – Terzo titolo italiano per Alberto David    
  di Roberto Messa
10 Camp. italiano under20 – Commenta Gabriele Lumachi
11 Europeo di club – Padova entra nella storia
  di Mauro Barletta
16 Qui Padova – Il successo dopo anni di podii sfiorati
  di Cristiano Quaranta
18 Mondiali senior – Garcia Palermo sfiora l'impresa
  di Dario Mione
20 Cheating – Rausis, revocato titolo GM e sospeso sei anni
21 Esercizi facili e di livello medio
  di Roberto Messa e Roberto Albanesi
24 Soluzioni esercizi facili e di livello medio
25 Il Grau – Trattato generale: la tattica (15ª parte)
29 Indice annata 2019
33 Teoria – Apertura Inglese attacco Mikenas
  di Alessio Valsecchi
36 Studi – Concorsi di composizione
  di Marco Campioli
37 Didattica – Quel maledetto Alfiere sbagliato
  di Riccardo Del Dotto
40 Brevi dall'Italia
41 Forlì – Efimov vice, Karpov spopola
  di Roberto Messa e Olga Rusanova
43 Emilia-Romagna – Imola, Basso mette il turbo
45 Roma – Kollars vince il “Città aperta”
  di Dario Mione
48 Brevi dal mondo
49 Londra – Ding re del Grand Chess Tour
  di Ian Rogers
54 GP femminile – Kosteniuk regina di Monaco
55 Gerusalemme – Nepomniachtchi ai Candidati
  di Dario Mione    
59 Europei veloci – Sargissian e Lysyj campioni
60 Calendario


L’editoriale di apertura di questo numero:


L'Oscar della sfortuna
L’Oscar degli scacchi è stato un premio assegnato al miglior giocatore dell’anno fino al 2014, quando la rivista russa “64”, che lo coordinava, cessò le pubblicazioni. Dal 2009 al 2013 ad aggiudicarsi la statuetta di bronzo era stato Magnus Carlsen, che, probabilmente, la vincerebbe anche per il 2019: da gennaio a luglio dello scorso anno, in particolare, il campione del mondo aveva vinto ogni singolo evento cui aveva preso parte (Wijk aan Zee, Memorial Gashimov, Norway chess e Zagabria fra gli altri). L’unico giocatore che potrebbe contendergli il premio è il cinese Liren Ding, che lo aveva superato nella Sinquefield cup, aveva trionfato nel Grand chess tour ed era arrivato in finale alla Coppa del mondo, mantenendosi costantemente sopra quota 2800 in lista Fide. Se c’è un minimo dubbio sul vincitore di un eventuale Oscar, a ogni modo, non ve n’è alcuno sul destinatario del premio alla sfortuna. Il francese Maxime Vachier-Lagrave ha infatti vissuto un anno da protagonista, ma non è riuscito in alcun modo a staccare il pass per il torneo dei candidati: né per l’Elo medio del 2019, superato di 6 punti da Anish Giri, né alla Coppa del mondo o al Grand Prix Fide, piazzandosi terzo in entrambi gli eventi - ma la qualificazione spettava solo ai primi due.
L’unica speranza di MVL rimaneva quella di ottenere la wild-card dagli organizzatori russi, ma questi avevano già messo bene in chiaro, fin da subito, che avrebbero designato un giocatore di casa e così è stato: la scelta è ricaduta sul 22enne emergente Kirill Alekseenko, terzo al Grand Swiss open alle spalle di Hao Wang e Fabiano Caruana. Un boccone senz’altro amaro da digerire per il francese, ma il regolamento parlava chiaro e ogni recriminazione è vana. Al torneo dei candidati, in programma a partire dal 15 marzo prossimo a Ekaterinburg, prenderanno dunque parte Caruana, Ding, Giri, Grischuk, Nepomniachtchi, Radjabov, Hao Wang e Alekseenko.
Per un futuro imminente, però, pur legittimando la scelta degli organizzatori per il 2020, il direttore generale della Fide Emil Sutovsky ha annunciato cambiamenti: «Concordo sul fatto che la pratica di fornire una wild-card per i Candidati debba essere del tutto abbandonata e farò del mio meglio per sbarazzarmene – come già fatto con i Candidati femminili». Meglio tardi che mai.
Mentre si definiva la lista dei candidati, due giocatori azzurri festeggiavano la fine del 2019 nel migliore dei modi: Alberto David con il suo terzo titolo di campione italiano, Pier Luigi Basso con il raggiungimento di quota 2600 in lista Fide. Complimenti a entrambi. E ora speriamo in un 2020 frizzante per tutti, giocatori e pubblico.
Dario Mione