Marostica: nasce il Museo degli Scacchi

Sarà inaugurato nella primavera 2023 al Castello inferiore di Marostica, grazie alla donazione di un collezionista privato, il Museo degli Scacchi.

La cittadina in provincia di Vicenza, famosa in tutto il mondo per la Partita a Scacchi a personaggi viventi, festeggerà l’anno venturo il centenario della manifestazione, la cui lunga serie è iniziata nel 1923 sulla scorta di una leggenda risalente al 1454, la sfida tra Vieri da Vallonara e Rinaldo d’Angarano desiderosi entrambi d’impalmare la bella Lionora Parisio, figlia del Castellano.

La dote inziale del Museo proviene dalla donazione di Giovanni Longo, grande appassionato noto per aver organizzato negli anni Novanta i tornei di scacchi di San Giorgio su Legnano, tra cui l’edizione del 1995 a cui partecipò l’ex campione del mondo Anatoly Karpov. La collezione conta circa duecento set di scacchi e scacchiere, oltre a orologi da torneo, quadri, buste filateliche e memorabilia.

“Un passo fondamentale verso la qualificazione dell’offerta culturale e turistica della nostra cittadina – ha dichiarato il sindaco di Marostica Matteo Mozzo – Il Museo degli Scacchi è un’intuizione tanto naturale per Marostica quanto straordinaria alla quale nessuno aveva mai lavorato. Grazie a questa donazione, impensabile fino a pochi mesi fa, abbiamo raggiunto l’obiettivo di radicare la nostra identità attraverso una collezione unica che ci proietta nel mondo”.

“Il Comune di Marostica ha stanziato importanti fondi per la realizzazione dello spazio espositivo e destineremo una consistente dote annuale per l’acquisizione di nuove opere. Il nuovo Museo degli Scacchi sarà una struttura viva, un luogo di esperienze in continuo rinnovamento” , aggiunge l’assessore al turismo Ylenia Bianchin.

Il progetto è stato affidato all’architetto Antonio Ravalli, rinomato per importanti interventi museali in numerose città tra cui Ferrara, Fano e Bergamo.
È in via di costituzione un comitato tecnico che si occuperà dell’attività del Museo, che si propone di allestite mostre a tema, incontri con studiosi, iniziative formative e agonistiche.

La collezione

La collezione Giovanni Longo nasce nel 1972 con un set di scacchi regalatogli dal padre. Ora è composta da oltre duecento set provenienti da ogni parte del mondo e di diverse epoche, figurativi e convenzionali.

Dagli scacchi indiani a fini intarsi agli scacchi islamici aniconici, dai primi set da viaggio – come i Pin-Cushion, pezzi policromi in avorio a spillo di fine Settecento che si conficcavano nei cuscini utilizzati dagli aristocratici durante i lunghi tragitti in carrozza – ai primi set utilizzati nei caffè parigini e londinesi dell’Ottocento.

Un'attenzione particolare è stata dedicata alle realizzazioni di artisti moderni. Per citarne solo alcuni, il Minotaurs del tedesco Paul Wunderlich, la Scacchiera Rosenthal di Marcello Morandini, Il gioco del mondo di Giò Pomodoro, il Puzzle chess set di Franco Rocco e gli splendidi Scacchi di Baj, 32 pezzi in legno di circa 75 cm su una scacchiera di 272 x 272 cm.

”Ho voluto mettere a disposizione del pubblico l’intera mia raccolta – ha detto Giovanni Longo, imprenditore enogastronomico, insignito alcuni anni fa del titolo di maestro ad honorem della FSI – per contribuire a una più vasta conoscenza della storia, della cultura del gioco degli scacchi che sono anche arte, letteratura, cinema. Sono convinto che ora anche altri collezionisti aderiranno all’iniziativa di Marostica evitando in tal modo che il frutto della loro passione vada un giorno semplicemente disperso. Sarebbe un delitto”.

Per informazioni sulla collezione: https://www.chesslongo.com/
Per informazioni sulla Partita di Marostica a personaggi viventi: https://www.marosticascacchi.it/
Per informazioni sulla Città di Marostica: https://www.visitmarostica.eu/it/

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Gli scacchi di Baj, realizzati nel 1988. La scacchiera misura 272 x 272 cm. mentre i pezzi in legno, con una forte carica ironica palesemente contro la guerra, sono alti circa 75 cm
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Set islamico in cristallo di rocca: i pezzi indiani e sasanidi in origine figurati divennero astratti con l’avvento dell’Islam e così rimasero nell'Europa medievale prima di tornare figurati.
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Pin-cushion: scacchi muniti di punte o aghi nella parte bassa che si conficcavano in cuscini utilizzati in carrozza dagli aristocratici durante i lunghi tragitti. Primo gioco da viaggio.In statu quojpg
Set da viaggio "in statu quo": il meccanismo di chiusura della scatola consente ai pezzi di rimanere fissi nella loro posizione. Scacchiera in mogano. Fu brevettato dal John Jaques Jr. nel 1883.